Biografia Kurt Angle

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Charismatic Enigma™
view post Posted on 15/10/2008, 22:41




Kurt Steven Angle nasce il 9 dicembre 1968, a Pittsburgh, Pennsylvania. Frequenta la Mt. Lebanon High School, dove gioca come linebacker nella squadra di Football. La carriera di Angle nel mondo del wrestling inizia nelle palestre di lotta greco-romana (considerato negli Stati Uniti wrestling amatoriale) della sua città, Pittsburgh: all'età di diciannove anni il giovane Kurt vince il suo primo titolo juniores e negli anni a seguire diventa due volte campione universitario NCAA. Proprio in questo periodo si fa notare dai selezionatori del Team U.S.A. per le Olimpiadi di Atlanta del 1996: la fiducia dello staff tecnico viene ripagata da Angle con l'alloro olimpico, da lui conquistato il 31 luglio '96 nella categoria 100 Kg., dopo una appassionante finale contro l'iraniano Abbas Jadidi, che si conclude all'overtime per decisione del giudice (allo scadere del tempo regolare, i due atleti erano in parità, 1 a 1).

Nei mesi seguenti, pare che Vince McMahon in persona cerchi di mettere sotto contratto il campione olimpico, ma Kurt rifiuta non valutando positivamente un suo eventuale futuro nel pro wrestling; decisione che due anni dopo rivaluta, siglando un accordo con la World Wrestling Federation alla fine dell'estate del 1998. Il debutto di Kurt su un ring si wrestling avviene il 20 agosto 1998, quando durante un training camp organizzato dalla WWF, viene sconfitto da Tom Prichard. Nell’ ottobre del 1998, partecipa ad una Battle Royal che si disputa alla NWA 50th Anniversary Show, e che vede la vittoria di Steve Williams. Dopo un periodo di intensi allenamenti volti a mutare il suo stile di lotta per adattarsi al modo di combattere del wrestling professionistico, Kurt viene mandato nella Memphis Power Pro Wrestling in Tennessee (federazione satellite della WWF).

Nel frattempo disputa anche dei dark match(match non ripresi dalle telecamere) negli show della WWF, e partecipa anche a qualche House Show della federazione di Stamford. Il 10 maggio proprio durante un House Show, viene sconfitto dal compianto Owen Hart(1965-1999), in uno show che si svolge ad Orlando, solo due settimane dopo Hart perderà la vita. Il 24 luglio 1999, sconfiggendo J.R. Smooth(meglio conosciuto come Rikishi) Kurt Angle conquista l’ MPPW Heavyweight Title. Il regno di Angle dura solo 2 settimane, il 7 agosto infatti viene sconfitto da "Sensational" Steven Bradley.

Il 14 novembre 1999, Angle fa il suo esordio "ufficiale" alla WWF, durante il PayPerView Survivor Series. Angle è presentato come "l'unico vero atleta della WWF", riceve subito una selva di fischi che non vengono mitigati nonostante la sua vittoria su un altro rookie d'eccezione, Shawn Stasiak, figlio di Stan, ex campione mondiale degli anni 70. Proprio in questo momento nasce la gimmick di successo di Kurt Angle: l'eroe olimpionico arrogante e moralista, che vuole essere rispettato e preso a modello per le sue qualità (Intensità, Integrità e Intelligenza), senza dimenticare il tormentone della sua frase ricorrente "It's true! It's true!" La sua imbattibilità resiste fino alla disputa della Royal Rumble 2000, quando deve fronteggiare il temibile Tazz, ex campione mondiale della ECW da poco approdato alla compagnia di Stamford: Angle subisce l'onta della sconfitta per sottomissione alla Tazmission, la micidiale presa per cedimento di Tazz.

Nell'edizione di SmackDown! del 10 febbraio 2000 l'eroe olimpico conquista il suo primo titolo, quello di Campione Europeo, strappandolo a Val Venis dopo un incontro da lui in larga parte dominato. Il successivo PPV, No Way Out, gli consegna anche il più prestigioso Titolo Intercontinentale ai danni del campione in carica 'Y2J' Chris Jericho: l'incontro è molto combattuto e, quando l'anglocanadese sta per avere la meglio, Angle lo colpisce con la sua cintura, ottenendo il pin vincente; il finale risulta concitato: entra nel quadrato il capo-arbitro Earl Hebner che mostra al referee dell'incontro, Tim White, le immagini del colpo proibito e così crede di ottenere una reverse decision, ma White rimane sulle sue posizione e convalida la vittoria ottenuta sul ring dall'Olympic Gold Medallist. A WrestleMania XVI (2 aprile 2000) Kurt si presenta per difendere ben due cinture in un doppio Triple Threat Match contro Chris Jericho e Chris 'the Crippler' Benoit: ironia della sorte vuole che perda entrambi i titoli senza neppure venire schienato, dal momento che Benoit conquista l'incontro valevole per l'Intercontinental Title ai danni di Jericho e che lo stesso Y2J batte il francocanadese aggiudicandosi il Titolo Europeo.

In questo periodo, la carriera dell'American Hero vive un momento di stasi, alterna alcune brillanti vittorie, come l'affermazione ai danni di Chis Benoit al ppv (UK only) Insurrextion, ad altre prestazioni anonime, come la sconfitta subita assieme ai suoi amici, i 'fratelli' canadesi e più volte campioni di Tag Team Edge e Christian, contro i Too Cool (Scotty '2 Hotty' Taylor e Brian 'Grandmaster Sexay' Christopher) e Rikishi a Judgement Day, ad altre ancora decisamente desolanti, come la sconfitta in soli 2 minuti patita da parte di Big Show (che per l’ occasione lotta truccato come Hulk Hogan) nel corso di Backlash. La riscossa del campione arriva a King of the Ring 2000 (25 giugno 2000): nel torneo a eliminazione diretta che da' il nome all'evento, Kurt sconfigge prima Jericho e Crush Holly via Olympic Slam (la sua trademark move) e successivamente batte Rikishi approfittando anche dell'infortunio che il lottatore samoano si era procurato al braccio durante i match precedenti. Angle Diventa così l'ottavo King of the Ring, succedendo nell'albo d'oro ad atleti del calibro di Bret 'the Hitman' Hart, Owen Hart, 'Stone Cold' Steve Austin e Triple H.

L’ eroe olimpico inizia poi un feud contro Undertaker, causato dal fatto che, Angle per aiutare Edge e Christian, impedisce all'American Bad Ass e al fratello Kane di diventare Campioni di Coppia: l'apice di questo feud è raggiunto quando Angle versa dell'acido sulla Harley Davidson del "becchino", mentre 'Taker gli fracassa la Vespa, con cui era arrivato (per scimmiottare l'entrata alla 'biker'). L'atteso incontro tra i due ha luogo a Fully Loaded e, sebbene Angle cerchi di infortunarlo ad una gamba, Undertaker domina il match e lo fa oggetto della sua nuova mossa finale, la Last Ride (ultima corsa) PowerBomb.

Poco dopo, Angle entra a far parte della più importante storyline della federazione: come 'amico' di Stephanie McMahon, figlia di Vince, suscita l'ira del 'marito' Triple H; a SummerSlam i due hanno occasione di affrontarsi insieme a The Rock per il World Title in un Triple Threat Match: 'The Game' addirittura infortuna Angle nel tentativo di eseguire su di lui un Pedegree sopra al tavolo dei commentatori. Kurt viene trasportato via dagli infermieri a bordo ring, ma verso il termine dell'incontro riappare per intralciare HHH e così facendo permette a Rocky di confermarsi Campione assoluto. Il match decisivo tra i due sfidanti è programmato per Unforgiven e ha come special referee niente meno che il WWF Commissioner - nonché icona vivente dell'Hardcore - Mick Foley (a.k.a. Cactus Jack, Dude Love, Mankind): a risultare decisiva per la vittoria del marito è però Stephanie, che colpisce un esterrefatto Kurt Angle, permettendo a Triple H di portare a termine il Pedegree vincente.

No Mercy rappresenta per Kurt l'occasione della carriera: si trova di fronte One on One il Campione The Rock in un No DQ (match senza squalifica): l'incontro si svolge su un piano di sostanziale parità, ma alla lunga è la maggiore esperienza di Rocky ad uscire fuori. Inaspettatamente, entra in scena Rikishi (malridotto dalla precedente rissa con Steve Austin) che, cercando di favorire Rock, finisce invece per colpirlo con un micidiale Samoan Reverse Kick; Angle prende al volo l'opportunità che gli si pone davanti e mette KO Rikishi e The Rock con il suo Olympic Slam, ottenendo il conto di tre che lo incorona WWF World Champ (per la gioia anche di Stephanie, sua neo-manager). Alle Survivor Series 2000 l'olimpionico si trova di nuovo di fronte Undertaker: il match è a senso unico, con l'American Bad Ass che malmena Angle, il quale cerca di difendersi e colpirlo alle gambe. A un certo punto Kurt, vicino alla resa, sparisce sotto il ring, per poi essere ripreso dal becchino, trascinato al centro del quadrato e scagliato violentemente al tappeto dalla Last Ride. Al conteggio di due, però, Earl Hebner si blocca e mentre cerca di far notare a 'Taker che l'atleta schienato non è Angle, lui entra sul ring, prende di sorpresa l'avversario e conserva il suo Titolo Mondiale. Solo successivamente si scopre che il misterioso 'sosia' di Kurt, altri non è che il fratello maggiore Eric, anch'egli messo sotto contratto dalla WWF. Ad Armageddon si svolge un Six Way Hell-in-the-Cell Match che vede di fronte il Campione in carica, HHH, Stone Cold, Rikishi, Undertaker e The Rock: un incontro molto violento in cui tutti i partecipanti finiscono per ferirsi a vicenda. Alla fine, dopo le varie Rock Bottom, Pedegree e Stunner, è uno stravolto Angle a schienare Rocky esanime al tappeto, mantenendo il Titolo e terminando l'anno da campione.

Il fantastico primo anno di attività di Kurt Angle si conclude con la conquista di 3 titoli, tra cui il prestigioso Intercontinentale e la difesa del World Title, nonché la carica di King of the Ring 2000, tanto che la celeberrima rivista internazionale 'Pro Wrestling Illustrated', nello stilare la classifica dei 500 wrestlers del 2000, lo inserisce al 13° posto assoluto.

Il nuovo anno porta bene ad Angle, che alla Royal Rumble sconfigge Triple H tenendosi il titolo. La sua fortuna finisce però a No Way Out, infatti viene battuto da The Rock, che strappandogli la cintura gli impedisce di arrivare a Wrestlemania da campione. Ed è proprio a Wrestlemania XVII che Angle inizia un lungo feud con Chris Benoit che si protrae per ben quattro ppv: Wrestlemania (vittoria di Angle per sottomissione); Backlash (vittoria di Benoit in un 30 Minutes Submission Only Match); Insurrextion (vittoria di Benoit in un Two Out of Three Falls Match); Judgment Day (vittoria di Angle in un altro Two Out of Three Falls Match). Chiusa la parentesi Benoit, Angle trova in Shane McMahon un nuovo e temibile avversario. Scenario dello scontro il ppv King of The Ring: il figlio di Vinnie Mac dà del filo da torcere all'eroe olimpico arrivando vicinissimo al successo. Ma è Angle a portare invece la vittoria a casa.

Poco dopo la WWE viene invasa dal Team Alliance (WCW ed ECW acquistate rispettivamente da Shane e Stephanie McMahon) ed Angle inizialmente si schiera con la compagnia di Vince McMahon, per poi tradire clamorosamente la federazione di Stamford in favore dell'Alliance circa qualche mese dopo. Nel frattempo c'è da dire che Angle riesce anche a riconquistare il titolo di campione assoluto battendo per sottomissione Stone Cold Steve Austin ad Unforgiven (23 settembre 2001).

La gloria di Angle non dura che poche settimane: l'8 ottobre infatti Austin si riprende la cintura. Altro titolo che Angle fa suo è la WCW US belt, che tiene per poco: Edge glie la porta via alle soglie del ppv Survivor Series. L'eroe olimpico tradisce, senz'alcun motivo, la sua stessa federazione, quella federazione che lo aveva lanciato ufficialmente nel mondo del wrestling dandogli in poco tempo fama e successo. Ma nessuno sa che Angle altri non è che un "infiltrato" di Vince McMahon nell'Alliance, una sorta di spia che, al momento opportuno, rivelerà le sue carte. Ed il tutto avviene alle Survivor Series: Team WWE (The Rock, Chris Jericho, Undertaker, Kane, Big Show) vs. Team Alliance (Stone Cold Steve Austin, Kurt Angle, Booker T, Rob Van Dam, Shane McMahon). Dopo varie eliminazioni sono i rispettivi Team Captain delle due squadre (The Rock ed Austin) a rimanere sul ring: ed a sorpresa Kurt Angle, già precedentemente eliminato, getta via la maschera e svela la sua vera identità. Accorre sul ring ed impadronitosi della WWE Championship belt detenuta da Austin, Angle colpisce duramente il texas rattlesnake concedendo in tal modo la vittoria a The Rock ed al Team WWE.

Il giorno dopo, a Raw, nel corso di un'intervista sul ring, Vince McMahon ringrazia pubblicamente Angle per aver salvato la sua federazione e come premio per l'ottimo lavoro svolto gli assegna addirittura il titolo di campione assoluto che McMahon stesso ha reso vacante dopo la sconfitta patita da Austin alla Survivor Series. L'eroe olimpico sta già per riassaporare la gioia di indossare nuovamente la WWE Championship belt quando improvvisamente compare sul ring "The Nature Boy" Ric Flair, tornato a farsi rivedere a Stamford circa otto anni dopo la sua ultima apparizione.

Una strepitosa standing ovation accoglie Flair a Raw, che per l'occasione si svolge a Charlotte, North Carolina, terra natia di Nature Boy. Flair sciocca da subito la federazione con due notizie shock: lui e Vince sono soci, dato che ha acquistato il 50% delle azioni della WWE da Shane e Stephanie McMahon, ed inoltre Stone Cold Steve Austin è ancora campione assoluto, quindi rientra di diritto nella federazione. Detto questo, Austin non se lo lasscia ripetere due volte e, come un forsennato, raggiunge il ring, dove punisce con una sonora dose di pugni e calci sia Kurt Angle che Vince McMahon e senza che Flair intervenga per sedare la rissa. Anzi, conclusa la faccenda, Austin e Flair festeggiano insieme a suon di birra. Angle tuttavia se la lega al dito e non dimentica facilmente l'affronto subito, tanto da inseguire Austin per tutti gli USA nella speranza di strappargli il titolo. Allo stesso tempo, The Rock e Chris Jericho iniziano una dura contesa per il World Heavyveight Title, l'ex titolo di campione assoluto WCW. Due titoli però sono troppi e si decise così di riunificare le due cinture nel ppv Vengeance, dove avremmo assistito ad un mini-torneo. Due i match: da un lato Stone Cold Steve Austin vs. Kurt Angle per il WWE Championship, dall'altro The Rock vs. Chris Jericho per il World Heavyveight Championship. I vincenti delle due sfide si sarebbero scontrati in un final match in programma la stessa sera. Il vincitore assoluto sarebbe stato dichiarato first WWE Undisputed Champion. E contro ogni pronostico è Jericho a vincere e ad entrare nella storia della federazione come primo Campione Indiscusso. Il cammino di Angle si ferma invece già nel primo match con Austin.

Kurt però ha un preciso piano in mente: vincere la Royal Rumble e guadagnarsi in tal modo una title shot per Wrestlemania.

Ma non ha fatto i conti col rientrante Triple H, tornato all'attività dopo un brutto infortunio al quadricipite lungo circa otto mesi: alla fine è infatti l'ex leader della DX a vincere il Royal Rumble match eliminando per ultimo proprio Angle. L'eroe olimpico non si rassegna però alla sconfitta e sfida Triple H a No Way Out: in palio la title shot per Wrestlemania XVIII. Intanto Triple H si divide dalla moglie Stephanie McMahon e quest'ultima promette il suo pieno appoggio ad Angle proprio per vendicarsi del suo ex marito. Con uno special guest referee totalmente di parte come Stephanie, per Angle non è difficile battere Triple H e guadagnarsi così la title shot. Ma il giorno dopo, per decisione del co-owner Ric Flair, viene sancita tra i due la rivincita e stavolta con un arbitro assolutamente imparziale: vince Triple H ed Angle deve ingoiare l'ennesima disfatta. A Wrestlemania l'olimpic hero se la vede con Kane e nonostante "The Big Red Machine" lo metta duramente alla prova, è Angle ad ottenere un'importante vittoria per la sua carriera, anche se dobbiamo chiarire che l'ex campione assoluto si aiuta tenendo, non visto dall'arbitro, i piedi sulle corde.

Angle Inizia quindi un feud con Edge che sfocia in due match in ben due ppv: Backlash (vittoria di Angle) e Judgment Day (vittoria di Edge). In quest'ultimo caso i due si affrontano in un hair vs. hair match ed Angle, che perde la sfida, è costretto a farsi radere a zero i suoi capelli. A King of The Ring, in un particolare bald vs. bald match, sconfigge per sottomissione una leggenda del wrestling quale "Hollywood" Hulk Hogan, riuscendo cosi ad entrare nella storia della WWE come il primo uomo riuscito nell’ impressa di far cedere per dolore il grande Hogan in tutta la sua carriera. Questa vittoria proietta Angle verso l'Undisputed Title detenuto da Undertaker, ma nella contesa s’inserisce anche un rientrante The Rock e si decide quindi di organizzare per Vengeance un triple threat match. Il match è dei più belli dell'anno e si conclude con la vittoria e la conquista del titolo da parte di The Rock, che mette KO proprio Angle con una tremenda rock bottom.

Qualche mese dopo Stephanie McMahon, GM di Smackdown, organizza un torneo per assegnare le WWE Tag Team belts. Kurt Angle, per decisione del GM, è messo in coppia con Chris Benoit, questo nonostante la grande rivalità che corre tra entrambi. Benoit & Angle litigano in ogni match ed ognuno cerca di prevalere sull'altro, eppure arrivano sino al final match a No Mercy, dove contendono le cinture agli altri due finalisti, Edge & Rey Mysterio. La vittoria va agli heel, artefice del successo Angle, dopo che Edge cede alla sua anklelock. I due neo campioni però non mantengono a lungo il titolo: approfittando dei loro litigi, Edge & Mysterio li sconfiggono in una puntata di Smackdown. Angle e Benoit più volte cercano di riprendersi i titoli, ma ogni tentativo viene vanificato dalla scarsa affinità di coppia che ormai regna nel tag team. Le loro strade ben presto si dividono. Kurt sogna di rivincere il titolo ed il sogno si trasforma in realtà dopo aver sconfitto in un fatal four way dance a Smackdown Edge, Chris Benoit ed Eddie Guerrero: una vittoria che lo lancia come first contender al WWE Championship.

Ad Armageddon, ppv di dicembre, Angle batte il campione in carica, The Big Show, e diventa per la terza volta in carriera WWE champion. Ma c'è da dire anche che Kurt difficilmente ce l'avrebbe fatta, se non avesse ricevuto l'insperato aiuto di "The Next Big Thing" Brock Lesnar. Tra Lesnar ed Angle infatti esisteva un patto: Brock lo avrebbe aiutato a vincere il titolo ed in cambio Kurt gli avrebbe concesso subito una title shot. Ma a cose fatte Angle si rimangia la sua promessa, negando a Lesnar, grazie alla diabolica complicità di Paul Heyman, ex manager di Brock, un match per il titolo. Lesnar va su tutte le furie ed assale brutalmente Angle costandogli un brutto infortunio ad una gamba. Heyman, divenuto nel frattempo nuovo manager di Angle, decide allora di affiancare al campione una sorta di "bodyguards", qualcuno insomma che lo proteggesse dagli attacchi di Lesnar e nemici vari. Spunta allora l'idea del Team Angle (Charlie Haas & Shelton Benjamin), due giovani leve molto promettenti reduci da una lunga e proficua esperienza nella OVW, federazione satellite della WWE. In poco tempo, grazie all'esperienza di Angle e alla saggezza di Heyman, Haas & Benjamin diventano una realtà della categoria tag team del roster di Smackdown, i due arrivano persino a vincere i titoli WWE di coppia contro i Los Guerreros (Eddie & Chavo).

Nonostante la protezione fornita dai suoi allievi, Angle purtroppo non può nulla contro il ciclone Lesnar, che gli strappa il titolo a Wrestlemania XIX nell'ambito di un match dove non è prevista alcuna interferenza: né Heyman, né Haas, né Benjamin. Successivamente Angle è costretto ad assentarsi per un infortunio al collo, nel frattempo Haas & Benjamin conservano per diversi mesi le cinture di coppia, fino a quando non vengono sconfitti a Judgment Day (in un ladder match) dall'inedita coppia Eddie Guerrero/Tajiri (quest'ultimo sostituto all'ultimo istante dell'infortunato Chavo). Dopo un'operazione e circa due mesi di convalescenza, Angle torna nel corso di Smackdown 5 giugno, una settimana dopo sempre a SmackDown, Angle, a sorpresa se la prende coi suoi allievi accusandoli della sconfitta patita a Judgment Day e di non aver saputo tenere alti i colori del Team Angle. Soprattutto Angle rinfaccia ad Haas & Benjamin di averlo lasciato solo nel momento di maggiore difficoltà e di aver pensato semplicemente alla propria carriera dimenticandosi del loro maestro.

Detto questo, Haas & Benjamin, senza esitare, aggrediscono Kurt rinnegandolo come loro leader: ed è la fine del Team Angle. Alcune settimane dopo, Haas & Benjamin sconfiggono Guerrero & Tajiri riprendendosi i titoli: adesso si fanno chiamare The World Greatest Tag Team, detengono tuttora le cinture ed hanno finalmente una loro identità da esprimere. La loro ultima difesa dei titoli a Vengeance, contro la coppia Billy Kidman/Rey Mysterio. Contemporaneamente, in un triple threat match, un grande Angle, rientrato in forma strepitosa dopo l'infortunio, supera Lesnar e Big Show divenendo WWE champion per la quarta volta. Distrutto il Team Angle, Kurt sembrava aver trovato in Brock Lesnar, nonostante la loro rivalità per il titolo, un amico ed un nuovo alleato. Ma durante una puntata di Smackdown successiva a Vengeance, Brock getta al vento la sua amicizia con Kurt. Accadde durante uno steel cage match che vede opposti Lesnar e Vince McMahon con Angle come special guest referee.

Succede che Lesnar e McMahon le suonano ad Angle di santa ragione, procurandogli addirittura un infortunio che lo ha costretto a stare per diverso tempo lontano dagli show. Tutto ciò ha fatto tornare Lesnar nel ruolo di monster heel e diventare Angle uno dei face più amati del roster. Kurt Angle vs. Brock Lesnar per il WWE Championship sarà uno dei match clou del prossimo ppv Summerslam, una sfida che metterà contro ancora una volta due uomini entrambi NCAA e WWE Champion, due ex amici il cui match si spera possa soddisfare le attese ed essere al pari della sfida di Wrestlemania XIX. Arriva quindi il giorno di SummerSlam, in un match che in parte non mantiene le promesse della vigilia, Angle riesce a far cedere lesnar alla Ankle Lock, restando quindi campione. Quattro giorni dopo a SmackDown, The Undertaker vince un Triple Theat match, che lo vedeva opposto a Brock Lesnar e Big Show. Cosi facendo Taker diventa il nuovo sfidante per il titolo. Una settimana dopo a SmackDown assistiamo al match fra Angle e Undertaker, l’ ex becchino va vicinissimo alla vittoria, quando sul ring arriva Brock Lesnar che lo mette KO, causando cosi la squalifica di Angle. Poco dopo nel corso della puntata, Vince McMahon annuncia che durante SmackDown del 18 settembre assisteremo ad un Ironman match fra Kurt Angle e Brock Lesnar per il WWE Title. Dopo due settimane di attesa è tempo dell’ 60-minute Ironman match, Angle arriva alla sfida poche ore dopo essere stato colpito da un grave lutto, infatti ha perso la sorella, Angle decide lo stesso di disputare il match, regalando con Brock Lesnar una pietra miliare che resterà scolpita nella storia, il match alla fine lo vince Lesnar per 5 a 4, Angle perde quindi cosi il titolo del mondo.

Nel mese di ottobre Angle inizia un feud con il rapper John Cena, feud che sfocia in un match fra i due a No Mercy, nel corso del quale Angle fa cedere Cena nella Ankle Lock, conquistando quindi cosi la vittoria. Nelle settimane successive Angle continua il suo feud con Lesnar, il tutto porta ad un match da disputarsi alle Survivor Series. Il match vede da una parte il Team Angle (Kurt Angle/Chris Benoit/John Cena/Bradshaw/Hardcore Holly) e dall’ altra il Team Lesnar (Brock Lesnar/Big Show/A-Train/Nathan Jones/Matt Morgan), alla fine gli unici due sopravissuti sono Cena e Benoit che danno così la vittoria al Team Angle.

Dopo le Series, Kurt Angle è costretto a fermarsi per il riacutizzarsi dei problemi al collo, infatti sente molto dolore nello stesso punto in cui era stato operato dopo WrestleMania. Angle viene quindi nuovamente operato al collo, e anche questa volta l’ operazione riesce perfettamente. Il primo gennaio 2004, durante SmackDown! Angle fa il suo ritorno alla WWE, annunciando la sua partecipazione alla Royal Rumble 2004, in cui però non riesce a emergere vincitore.

Il 29 gennaio 2004, Kurt Angle viene eliminato per ultimo nel corso di una speciale Royal Rumble disputata in una puntata di Smackdown, vinta da Eddy Guerrero, che diventa primo sfidante al titolo mondiale detenuto da Brock Lesnar. Angle conquista poi il posto di primo sfidante a No Way Out 2004, battendo The Big Show e John Cena in un 3-way match: avrà il suo match contro Eddie Guerrero a Wrestlemania XX. Nella puntata di Smackdown! del 19 febbraio 2004 Angle attacca Eddie in un match contro suo nipote Chavo, del quale era arbitro speciale. La settimana successiva, Angle attacca verbalmente Guerrero chiamandolo drogato”e “disgrazia per il WWE Title”. Il feud tra i due dura diverse settimane e culmina a Wrestlemania XX, quando Eddie Guerrero batte Angle mantenendo il suo titolo.

Il 16 marzo 2004 Angle comunica alla WWE di essere di nuovo infortunato e di non avere sensibilità alle mani ed alle dita, in seguito al suo match contro Guerrero. Precauzionalmente Angle smette di lottare ed il 25 marzo 2004, viene nominato nuovo General Manager di Smackdown!. IN questo ruolo Angle spalleggia John “Bradshaw” Layfield nel suo nuovo feud contro Eddie Guerrero. Il 15 aprile 2004, Angle, al termine di una puntata di Smackdown! viene scaraventato giù da una piattaforma da Big Show con un poderoso chokeslam. A terra, Angle comincia a sanguinare copiosamente dalla testa, mente lo show finisce. Angle torna in tv nelle settimane successive proseguendo la sua battaglia contro Guerrero.

Settimane dopo, Kurt Angle torna in sedia a rotelle a Smackdown!, accompagnato dalla sua guardia del corpo Luther Reigns e comunicando al pubblico che, a causa di questo incidente, la sua carriera di wrestler è praticamente finita. Nonostante ciò Kurt Angle continua a svolgere il compito di General Manager e durante questo periodo lo vediamo coinvolto in un angle con John Cena: tutto ha inizio durante un match tra Cena e Booker T; in un segmento appena fuori dal ring i due accidentalmente si scontrano con il GM facendolo cadere dalla sedia a rotelle e dopo essersi faticosamente rialzato, Kurt Angle annulla il match minacciando Cena di privarlo dello United States Title.

Il match tra Cena e Booker T viene rimandato alla settimana successiva ed ancora una volta accidentalmente Cena colpisce la gamba malata del GM con una sedia nel tentativo di colpire Luther Reigns, il quale, assieme a Kenzo Suzuki, aveva attaccato con la stessa sedia il rapper di Boston.

Immediatamente il campione olimpico prende possesso del microfono ed urla in faccia a Cena che avrebbe perso il titolo US. Nel giugno 2004, Angle sale sul ring di Smackdown! e annuncia il licenziamento di Funaki, di tutte le Divas e dell’annunciatore Tony Chimmel, finchè arriva l’owner della WWE Vince McMahon, che chiede a Angle con quale coraggio si permetta di licenziare elementi del roster, di privare la gente delle cinture e che è stufo di questa dittatore, licenziandolo dal ruolo di general manager seduta stante.

Kurt Angle torna come membro combattente del roster ad agosto, iniziando nuovamente un feud contro Eddie Guerrero, con il quale si scontra a Summerslam, in una rivincita del match di Wrestlemania XX. Questa volta è il campione olimpico ad avere la meglio sottomettendo il messicano alla sua ankle lock (curioso il fatto che Kurt sfrutti lo stesso trucco che ha usato Eddie a Wrestlemania per vincere: riesce a togliergli lo stivale per andare a colpire la caviglia esposta). Il feud continua anche nelle settimane successive a Smackdown! prima con un Best of Three Falls, poi con un Lumberjack match che termina in un no contest in quanto tutti i wrestlers si portano sul ring iniziando una specie di Battle Royal, interrotta però dal ritorno di Big Show che fa piazza pulita di tutti i partecipanti.

La settimana successiva Big Show è messo di fronte a una difficile scelta: affrontare Kurt Angle o Eddie Guerrero a No Mercy. Dapprima il gigante firma il contratto contro il messicano sotto gli occhi soddisfatti di Kurt Angle,ma subito dopo lo straccia per firmare quello contro il campione olimpico.

La settimana prima di No Mercy, Kurt Angle impartisce una sonora umiliazione al gigante: dopo aver perso il Tag Team match contro Eddie Guerrero e Big Show via DQ per l’interferenza di Mark Jindrak, Angle spara a Big Show due dardi anestetizzanti con un fucile per poi rasarlo a zero e farlo fotografare.

Inizia così un importante feud contro Big Show che termina a No Mercy, dove il gigante riesce a far suo l’incontro. Il feud continua anche nelle settimane successive: a Smackdown!, l’11 novembre 2004 Kurt Angle perde un match per squalifica a causa dell’interferenza di Reigns e Jindrak; alle Survivor Series il team di Angle (Angle, Reigns, Jindrak, Carlito Caribbean Cool) subisce una sonora sconfitta contro il team di Guerrero (Eddie, RVD, Big Show e John Cena) con il team Angle che riesce a eliminare il solo RVD. Dalla puntata successiva inizia il Kurt Angle Invitational: Kurt Angle ogni sette giorni sfiderà l’idolo locale con in palio la sua medaglia d’oro delle Olimpiadi di Atlanta. Kurt ha sempre la meglio sui suoi deboli avversari, finché l'Invitational non fa tappa in North Carolina, città natale di Big Show.

Ad Armageddon perde in un “3 on 1 Handicap match” insieme a Reigns e Jindrak contro Big Show. La settimana successiva Angle sfida il campione JBL in un match valido per il titolo WWE. Dapprima JBL rifiuta dicendo di essere stanco dopo il match ad Armageddon, ma il GM Theodore Long irrompe nell’arena annunciando che il match dovrà tenersi la sera stessa. Angle vince l’incontro ma per squalifica di JBL (a causa dell’interferenza del suo Cabinet), il quale riesce a mantenere ancora una volta il titolo. Ad inizio 2005 JBL , Big Show e Kurt Angle sono coinvolti in un angle molto acceso. Tutto nasce quando Kurt Angle viene invitato da Amy Weber, consulente per l’immagine di JBL nel suo spogliatoio, ma al suo arrivo, Kurt sorprende Joy Giovanni (la ragazza di Big Show) sotto la doccia: questa, spaventata, scappa dal gigante, che, infuriato, rincorre Kurt Angle per tutto il backstage fino al ring. A fine puntata si scopre che è stato JBL ad architettare il tutto sostituendo la targhetta dello spogliatoio di Joy Giovanni con quella di Amy Weber.

La settimana dopo Big Show pretende delle scuse sia da Kurt Angle che da JBL. Amy Weber, però, offende pesantemente Joy, dando vita ad una rissa interrotta da JBL e Big Show. Long allora sancisce un match tra Amy Weber e Joy Giovanni, match che non ha neanche inizio perché Joy non si presenta dando così la vittoria ad Amy. Joy Giovanni sembra sparita, ma Kurt Angle appare nell'arena durante un discorso di JBL, interrompendolo e apostrofandolo per il suo comportamento antisportivo nei confronti suoi e di Big Show la settimana precedente. Il campione olimpico però è insospettito da un rumore proveniente dal bagagliaio della limousine di JBL: è Joy Giovanni legata e imbavagliata.

JBL spaventato da un eventuale arrivo di Big Show, comincia ad urlare di non essere stato lui, ma non fa in tempo a rendersi conto della situazione che arriva il gigante sul ring costringendo il JBL alla fuga tra il pubblico. Lo show si conclude con Kurt Angle, Jindrak e Reigns che ridono soddisfatti guardando la scena dal monitor: sono stati loro, infatti, a rapire Joy Giovanni

Nella puntata di Smackdown! precedente la Rumble 2005 si svolge un last man standing match tra Angle e JBL che termina in un no contest in quanto al conto di dieci i due atleti sono entrambi al tappeto, dopo un match molto violento e duro, che vede anche otto German Suplex consecutivi di Angle ai danni di JBL. Lo show si conclude con il GM che fa complimenti all’ospite che gli ha consigliato questo tipo di match: The Big Show. Big Show, JBL ed Angle si affrontano alla Royal Rumble: a vincere è JBL che schiena Angle dopo averlo fatto vittima di una clothesline from heel.

Letteralmente frustrato per l'esito dell'incontro, Angle decide di "concedersi" una seconda possibilità, rubando a Nunzio uno dei numeri di ingresso del royal rumble match, e partecipando quindi alla contesa. Al suo ingresso riesce a fare piazza pulita praticamente di tutti gli avversari presenti in quel momento sul quadrato, ad eccezione di Shawn Michaels, che invece riesce subito ad eliminarlo. Kurt non ci sta, è ancora più frustrato di prima, e più avanti nel match la sua interferenza provocherà l'eliminazione dello stesso Michaels. Kurt è una furia, ed arriva a colpire Michaels con le scale d'acciaio e ad applicare la ankle lock su di lui nonostante l'intervento di numerosi arbitri e dirigenti della federazione per cercare di fermarlo.

Il 31 gennaio a Smackdown Nunzio prova a vendicarsi interrompendo il suo invitational e chiedendo vendetta, ma dopo due minuti di combattimento è costretto a cedere alla micidiale ankle lock.

Nel frattempo a Smackdown viene istituito un torneo per la determinazione dello sfidante del campione WWE a Wrestlemania: Angle riesce a passare il primo turno (5 febbraio 2005) con molta fatica, dopo un eccellente match con Rey Mysterio durato oltre venti minuti.
Evitato un incontro in semifinale grazie al doppio count out fra Renee Dupree e Undertaker, Angle si ritrova direttamente in finale, disputata a No Way Out (20 febbraio), ma nonostante l'evento si disputasse nella sua Pittsburgh, la vittoria va all'altro finalista, ovvero John Cena, che inizierà da qui la sua scalata al vertice.

Persa l'opportunità di lottare per il titolo, per Angle arriva una sfida da Shawn Michaels per un interpromotional match a Wrestlemania, sfida ampiamente prevedibile dopo quanto accaduto alla Royal Rumble. Angle è chiamato ad accettare o meno il 22 febbraio a Smackdown, ma dopo l'Angle Invitational, a domanda specifica Angle getta per terra il microfono di Tazz e abbandona il ring.

La sua risposta arriva in realtà il 28 febbraio a Raw, quando attacca a sorpresa Shawn Michaels, e dopo averlo messo al tappeto afferra un microfono e dichiara di accettare la sfida.

Angle però vuol fare decisamente di più, ovvero ripercorrere tutta la storia di HBK e distruggere ad uno ad uno tutte le figure che lo hanno portato verso il successo. Il 15 marzo a Smackdown affronta e sconfigge, seppur con molta fatica, l'ex storico compagno di coppia di Michaels nei Rockers, ovvero Marty Jannetty. L'incontro, preceduto pochi giorni prima a Raw da una storica riunione degli stessi Rockers, è molto spettacolare, e permette a Marty di essere messo nuovamente sotto contratto dalla WWE dopo diversi anni, sebbene a causa di problemi con la legge il wrestler verrà rilasciato senza apparire nuovamente negli show televisivi.

Vittima dell'eroe olimpico è anche la ex manageressa di hbk, ovvero Sensational Queen Sherri, anche lei assente dalla federazione da diversi anni, ed anche lei costretta a subire la ankle lock. Michaels, intanto, non sta a guardare, e si presenta travestito a Smackdown per rispondere per le rime.
Il 28 marzo a Raw Angle interferisce nuovamente a Raw contro Michaels, prima di essere buttato fuori dall'arena.

Fra i due, dunque, è guerra aperta, ed il loro match a Wrestlemania (3 aprile 2005) è a dir poco spettacolare: miglior incontro della serata e serissimo candidato al titolo di match dell'anno. I due lottatori danno vita a quasi trenta minuti di grande ed ininterrotto spettacolo, abbracciando vari generi di combattimento, dal mat wrestling ad uno stile più brawl, passando anche per diverse mosse aeree. La vittoria finale va ad Angle grazie alla ankle lock, con Michaels che prima di cedere resiste ininterrotamente alla presa per oltre due minuti.

Dopo Wrestlemania, a Smackdown viene istituito un torneo per il nuovo number one contender, ed Angle appriftta delle incomprensioni fra Rey Mysterio ed Eddie Guerrero per passare il primo turno, proprio contro Eddie.

La settimana successiva (18 aprile), Angle e JBL provano a fare i furbi, cercando di far finire in un no contest il match di semifinale fra Big Show e Booker T per poi giocarsi fra di loro la finale. Il loro tentativo viene però vanificato dall'intervento del GM Teddy Long, che al posto della fase finale del torneo ordina un fatal four way elimination match per la settimana successiva.

Il match si disputa a Birmingham, in inghilterra, il 26 aprile, e se lo aggiudica JBL. Angle elimina Booker T aiutandosi illegalmente con una sediata, ma deve poi subire la successiva interferenza dell'atleta di colore, che per vendetta restituisce la sediata al mittente consentendo a JBL di portare a casa la vittoria.

Inizia quindi una rivalità fra l'eroe olimpico ed il 5 volte campione WCW, rivalità che vede coinvolta anche la moglie di Booker, Sharmell, oggetto delle attenzioni decisamente più disgustose che romantiche di Angle.

Il 10 maggio a Smackdown la rivalità degenera, ed il match fra i due termina con un doppio count out, con Angle che arriva ad inseguire e minacciare fisicamente la malcapitata Sharmell.

La settimana successiva Teddy Long ordina all'eroe olimpico di scusarsi pubblicamente, ma in realtà nel suo messaggio via satellite, Angle dapprima fa finta di scusarsi, ma poi accusa Sharmell di essere una...ehm.. diciamo donna facile e proclama di voler fare del sesso bestiale con lei, mandando Booker T su tutte le furie, al punto che a farne le spese è una televisione che finisce letteralmente a pezzi.

Il 22 maggio a Judgment Day i due si incontrano nuovamente, e sorprendentemente è proprio Booker T a vincere, ed Angle viene anche umiliato, preso a schiaffi e colpito nelle parti basse da Sharmell, che poi festeggia insieme al marito.

La rivincita per lui arriva però già nella puntata successiva di Smackdown, vicendo una battle royal con in palio la possibilità di ottenere un match contro un avversario a piacere: sorprendentemente, invece di scegliere John Cena e lottare per il titolo, Angle sceglie un match uno contro uno contro Sharmell. Si tratta ovviamente di una contesa a dir poco improponibile, ed infatti, su pressione di Booker T, il GM Teddy Long la modifica in un handicap match fra Angle e la coppia composta da Sharmell e suo marito, match disputato e perso da Angle il 7 giugno a Smackdown. Nella stessa puntata c'è anche spazio per un promo contro l'imminente pay per view della ECW, e probabilmente non c'è stato decisamente bisogno di convincerlo o obbligarlo a pronunciare parole di fuoco contro l'ex federazione di Paul Heyman: è assai noto, infatti, il profondo disprezzo che Kurt Angle nutre verso lo standard estremo della suddetta federazione, tanto da averlo spinto, disgustato per lo spettacolo in corso, ad abbandonare l'arena durante uno show ECW che prevedeva la sua (pagata) apparizione.

Nessuno dei due brand della WWE si limita ad osservare con indifferenza il revival della ECW, e se una cordata di crusaders, di "disturbatori", viene creata a Raw e capitanata da Eric Bischoff, per Smackdown è Kurt Angle ad organizzare la stessa cosa.

Sempre a Smackdown volano parole di fuoco, e decisamente non solo quelle, fra lui e Tazz, che della ECW era stato campione nonché grandissimo atleta e personaggio.

Come previsto, Angle ed i suoi crusaders si presentano a ECW One Night Stand, accolti dal poco gratificante grido "fuck you Smackdown" del pubblico. L'eroe olimpico prende anche la parola nel corso del pay per view, per un promo al veleno che gli procura fischi e insulti a non finire. Al termine del main event i crusaders sono invitati da Stone Cold Steve Austin a salire sul ring e confrontarsi con il roster ECW, e per gli atleti WWE è una sonora batosta: naturalmente è proprio Tazz a riservare per sé il piacere di attaccare Angle, bloccandolo poi nella sua Tazzmission.

Nel giugno 2005 è coinvolto nel draft sancito da Vince McMahon fra i due roster: il suo è uno dei nomi che passano dal brand di Smackdown a quello di Raw. Ad accoglierlo a Raw c'è nientemeno che l'Evolution, composta da Ric Flair e Triple H, intenzionata a dare il "benvenuto" al nuovo e misterioso arrivato, ovvero fargli capire subito chi comanda da questa parte della barricata. Angle (il cui ingresso fa indubbiamente un certo effetto a The Game e The Nature Boy, che forse non si aspettavano un nome così importante) però non si fa certo intimidire, e risponde che per qualunque altro wrestler Triple H potrebbe anche aver ragione, ma non per lui, che è un eroe olimpico e non può certo essere inferiore a nessuno. Ad interrompere il confronto fra i due arrivano prima Batista, coinvolto nel discorso come detentore del World Heavyweight Championship, e poi Shawn Michaels, che immediatamente approfitta del passaggio a Raw di Angle per chiedergli un rivincita del match di Wrestlemania. Nessun problema da parte dell'eroe olimpico, che si dichiara ben felice di concedere a Michaels il piacere di essere nuovamente costretto a cedere per il dolore.

La settimana successiva, sempre a Raw (20 giugno), Angle ha subito la sua occasione contro Batista, ma dopo appena due minuti arriva l'interferenza di Triple H e conseguentemente la squalifica, fino all'arrivo di Shawn Michaels per pareggiare i conti; Eric Bischoff decide quindi di modificare il match in una contesa di coppia, dove sono The Game ed Angle a prevalere.

Il 4 luglio a Raw si presenta il leggendario Hulk Hogan, ospite del Carlito's Cabana. Angle non perde l'occasione per entrare sul ring e fare la voce grossa con Hogan, con commenti pesanti su sua figlia Brooke. Hulkster ovviamente non ci sta e scoppia la rissa, per poi avere la peggio in uno sleale due contro uno contro l'eroe olimpico e Carlito, prima dell'arrivo di Shawn Michaels.

A Vengance (26 giugno) arriva la tanto attesa e già annunciata rivincita con Michaels, ed anche questa volta l'incontro è decisamente a cinque stelle. Stavolta però è Michaels a vincere, neutralizzando una mossa aerea di Angle e riuscendo a mettere a segno lo schienamento decisivo.

Prima e dopo la rivincita in pay per view contro Michaels, Angle affronta più volte Matt Striker a Raw nel suo invitational, ed anche a causa del limite di tempo degli incontri rischia più volte di non riuscire ad avere la meglio sull'avversario, salvandosi e mantenendo le sue medaglie sempre negli ultimi secondi.

E' proprio il limite di tempo a causargli a Raw la prima sconfitta all'Invitational, per mano del rientrante Eugene, che riesce a resistere per più di tre minuti. La settimana successiva nasce lo Eugene Invitational: stesse modalità, stessa posta in palio, ma ovviamente cambia il wrestler da battere. Angle si presenta immediatamente, decisamente furioso e desideroso di una immediata rivincita dopo lo smacco subito, ma prima di iniziare è costretto da Eugene e la sua cheerleader Christy Hemme a rispondere alle domande di rito che lo stesso Angle rivolgeva ai suoi avversari prima di iniziare, ovvero "come ti chiami" e "da dove vieni". Una volta risposto, però, la Hemme fa notare come la contesa sia riservata agli atleti originari del luogo, e che pertanto Angle non poteva partecipare. Ancora più furioso di prima, l'eroe olimpico rimanda la sua rivincita alla settimana successiva dove Raw è di scena proprio a Pittsburgh.

Angle, tuttavia, si lascia trascinare eccessivamente dalla rabbia agonistica, arrivando a farsi squalificare dall'arbitro Mike Chioda. Le medaglie restano quindi al collo di Eugene, ma non tutto è perduto, poiché la sera dei conti viene fissata per un match a Summerslam (21 agosto), e questa volta senza limiti di tempo.

Prima di Summerslam c'è per il tempo di una contesa uno contro uno a Montreal in una puntata di Raw contro nientemeno che Hulk Hogan. Il match termina con una squalifica, a causa dell'interferenza di Shawn Michaels, che attacca Hogan e lo sottomette alla sharpshooter (e sappiamo tutti come usare in una stessa frase le parole Montreal, Michaels e Sharpshooter significa ricordare qualcosa di molto importante nella storia del wrestling...)

A Summerslam è proprio Angle ad uscire vincitore sottomettendo Eugene alla ankle lock, e con l'occasione inaugura un nuovo modo di festeggiare: esce dal ring, prende una sedia, la posiziona al centro del quadrato, ci sale sopra e simula la cerimonia di premiazione olimpica, invitando l'arbitro a "premiarlo" con la sua medaglia d'oro.

La stessa "cerimonia" viene ripetuta anche la sera successiva a Raw, quando Angle vince un match contro Shelton Benjamin. Nella stessa serata attacca anche John Cena dopo il suo match contro Chris Jericho, e viene annunciato da Eric Bischoff come nuovo number one contender per la cintura di campione WWE detenuta proprio dal rapper bostoniano.

I due si scontrano ad Unforgiven, con Angle che batte Cena per squalifica, quando l’arbitro vede che Cena stava per usare la sua cintura come un’arma. A fine match arriva sul ring Eric Bischoff, che decide che Cena non lascerà l’arena da campione. Per tutta risposta, Cena esegue una FU su di lui. La sera successiva, Bischoff è pronto a consegnare ad Angle la cintura di campione del mondo, ma la cosa viene impedita da Vince McMahon in persona. Il 3 ottobre 2005, a Raw Homecoming, Kurt Angle pareggia contro Shawn Michaels in un 30-minute Iron Man match, che termina 2 a 2. Nelle settimane successive Angle e Cena continuano il loro feud: a Taboo Tuesday si svolge un triple threat per il WWE Title tra Cena, Angle e Shawn Michaels: vince Cena, che mantiene il titolo alla vita.

Il 7 novembre 2005, a Raw, Kurt Angle presenta al pubblico l’arbitro speciale per i suoi match futuri, Daivari. La settimana successiva, nello show per ricordare Eddie Guerrero, Angle batte Shelton Benjamin in un bellissimo match. Il 27 novembre, alle Survivor Series, nuovo capitolo del feud Angle vs. Cena: è Cena è a vincere il match ancora una volta, nonostante le scorrettezze di Daivari. Ben presto, quindi, Daivari esce poco a poco dalle grazie di Angle, che continua a lottare con grande intensità al punto da essere acclamato da tutti i fans nonostante debba essere un top heel: il 26 dicembre, a Raw, Angle effettua un promo antiamericano durissimo, in cui offende le truppe che sono di stanza nei paesi Arabi: in ogni caso, il pubblico dimostra di amarlo e nessuno può farci nulla. L’8 gennaio 2006, a New Year’s Revolution, Angle viene ben presto eliminato in un Elimination Chamber match vinto, ancora una volta da Cena. La sera successiva, Angle fa coppia con il suo arcinemico Shawn Michaels a Raw, ma i due si odiano al punto da non poter lavorare insieme e vengono battuti da Chris Masters e Carlito. Il 13 gennaio 2006, Kurt passa a sorpresa a Smackdown! facendo il botto: vince infatti una Battle Royal per determinare il nuovo campione mondiale e diventa il detentore del World Heavyweight Title, eliminando per ultimo Mark Henry.

Nelle settimane successive Angle ha dei brevi feud contro Daivari e gli MNM, poi affrnta Mark Henry alla Royal Rumble, battendolo e mantenendo il titolo in vita. Dopo il match arriva The Undertaker, che “colpisce” il ring con un fulmine, facendolo crollare. I due si sfidano a No Way Out 2006, in un match bellissimo, vinto da Angle che schiena Taker quando questi, però, sta cercando di far cedere l’avversario. Il 3 marzo, a Smackdown!, Undertaker batte Angle per squalifica quando Henry schianta quest’ultimo sul tavolo dei commentatori. Nelle settimane successive, quindi Angle ha, contemporaneamente, un feud contro Mark Henry ed uno contro Randy Orton: a Wrestlemania difende il suo titolo contro Orton e Rey Mysterio, ed è proprio il folletto di San Diego a strappare la cintura ad Angle. Angle concentra quindi tutte le sue attenzioni su Orton: durante un match, il 14 aprile a Smackdown!, secondo la storyline, gli spezza una caviglia con l’anklelock, avanzando nel torneo King of the Ring. Due settimane dopo, Angle deve dare forfait dal torneo, in quanto viene brutalmente attaccato da Henry, che lo infortuna seriamente. In realtà è un work, e Angle torna in tv a Raw il 29 maggio: nell’occasione viene annunciato il suo passaggio alla rinascente ECW.

C’è ancora tempo, però, di disputare un ultimo match a Smackdown!, e si tratta di una vittoria per count-out contro Rey Mysterio. Il 5 giugno Angle è di nuovo a Raw, dove ha un alterco con Edge, Lita e Mick Foley, poi viene attaccato da Randy Orton, che esegue su di lui un RKO ed accetta l’open challenge che Angle aveva lanciato appena qualche settimana prima. L’11 giugno a ECW One Night Stand Angle batte Randy Orton per sottomissione, poi comincia ad apparire stabilmente nello show settimanale del brand. In particolare, il 20 giugno batte Orton ed Edge in coppia con Rob Van Dam, da cui perde sette giorni dopo in un match valevole per l’ECW title. Nelle settimane successive Angle non riesce a strappare il titolo a RVD e colleziona un’altra sconfitta, perdendo contro Randy Orton a Vengeance, nel rematch di One Night Stand.

Angle si prende poi un brevissimo periodo di pausa per guarire da alcuni problemi fisici che si aggravano sempre di più. Torna ad agosto alla ECW e l’8 affronta Sabu in un match per decretare il primo sfidante al titolo mondiale, che termina in no-contest quando interviene Rob Van Dam. Il 13 agosto, nel corso di un housw show, Angle si infortuna seriamente nel corso di un match contro RVD ed il 15 agosto Paul Heyman annuncia alla platea della ECW che Angle è stato “sospeso per motivi medici”. Dieci giorno dopo arriva l’incredibile ed inaspettata notizia: la WWE e Kurt Angle hanno rescisso il contratto che li legava. In particolare, la WWE era spaventata e preoccupata per il fatto che Angle si stesse imbottendo di antidolorifici per superare i numerosi infortuni e la sua salute ne stava facendo le spese.

Il 24 settembre, al termine di TNA No Surrender, viene data una notizia sensazionale: Kurt Angle ha firmato con la federazione di Nashville! La conferma arriva da un filmato in cui lo stesso Angle grida “It’s real! It’s damn real!!!”. Quattro giorni dopo ad Impact! Jim Cornette annuncia che Angle sarà lo special enforcer del match tra Sting e Jeff Jarrett a Bound for Glory. Il 12 ottobre Angle appare ad Impact! in una intervista preregistrata. Il 19 ottobre è il giorno del debutto di Angle nella TNA e Kurt affronta Samoa Joe al centro del ring, colpendolo con una violenta testata in pieno volto e iniziando una rissa con lui. Il 22 ottobre 2006 a Bound for Glory Kurt Angle ha prima un alterco con Samoa Joe, poi è arbitro speciale del main event che vede Sting schienare Jeff Jarrett.

Ancora un’altra rissa tra Kurt e Joe va in scena ad Impact! il 26 ottobre. Il 16 ottobre, ecco il primo match di Kurt in una trasmissione televisiva della TNA: Angle batte Abyss per sottomissione, poi arriva Samoa Joe che lo imprigiona nella Kokina Clutch. Il 19 novembre 2006 a TNA Genesis Angle batte Samoa Joe, facendogli affrontare per la prima volta l’onta della sconfitta nella TNA. Quattro giorni dopo ad Impact! Angle dice a Joe che gli concederà un rematch a Turning Point se lui accetterà di guardarsi a vicenda le spalle fino a quello show. Nelle settimane successive i due lottano insieme contro i LAX in un match che termina in no-contest, poi Angle batte Joe, Abyss, Sting, Christian Cage e Rhino in una “All-star war”. L’11 dicembre 2006 a TNA Turning Point Joe batte Angle per sottomissione. Un mese dopo va in onda un terzo match tra i due, che porterà la bilancia a favore o di Angle o di Joe: a Final Resolution e Angle a vincere, battendo 3 a 2 l’avversario in un Iron Man 30 minutes match.

Concluso il feud contro Samoa Joe, Angle si scontra, il 18 gennaio 2007, con AJ Styles, battendolo. Si prepara, così, un match valevole per il titolo mondiale NWA contro il campione Christian Cage, che a sua difesa introduce nella federazione la sua guardia del corpo Tomko e poi l’ex campione mondiale WCW Scott Steiner. Così, sono delle interferenze a favorire la vittoria di Cage a TNA Against All Odds, allontanando Angle dalla vittoria del titolo. Il 15 febbraio, ad Impact!, Angle partecipa ad un gauntlet match per stabilire il primo sfidante al titolo di Cage e viene eliminato da Steiner. Il 18 febbraio Kurt fa il suo debutto nella NJPW: in coppia con Yuji Nagata batte Tomko e Giant Bernard a Tokyo.

A Destination X 2007 Angle e Steiner sono destinati a scontrarsi ed il 22 febbraio, in occasione della firma pubblica del contratto, che vede Steiner colpire Angle con una testata che lo fa sanguinare. L’8 marzo ad Impact! Angle, Samoa Joe e Rhino battono Christian Cage, Scott Steiner e Tomko per squalifica, poi l’11 marzo a Destination X Angle batte Steiner, vendicandosi. Il 15 marzo 2007 Jim Cornette annuncia che Angle e Christian Cage saranno i due capitani dei team che si sconteranno a Lockdown in una gabbia d’acciaio.

La posta in palio fra le due squadre viene poi ulteriormente rialzata, garantendo una title shot all’autore dello schienamento decisivo. I due team si compongono mano a mano fino allo scontro in pay per view, che vede opposti Kurt Angle, Sting,Samoa Joe, Rhino e Jeff Jarrett a Christian Cage, Scott Steiner, Abyss, AJ Styles e Tomko. La vittoria va al team Angle, con Jeff Jarrett che prima mette a segno un violento colpo su Abyss con la sua chitarra, poi regala cavallerescamente la vittoria a Sting.

Angle non la prende affatto bene, e reclama a sua volta una opportunità per il titol, fino a scontrarsi a muso duro proprio con il suo alleato Sting, portando di fatto a sancire per Sacrifice (13 maggio) un triple threat match con la cintura in palio. Il match appare subito incerto ed aperto ad ogni possibile risvolto, con Cage pronto a sfruttare la rivalità fra i suoi due sfidanti, e la conclusione è a dir poco rocambolesca, con Angle che sottomette Sting fino a farlo cedere, ma proprio mentre questi stava schierando Christian Cage. Difficilissimo decretare un vincitore fra i due, non a caso due arbitri litigano nel ring sul da farsi, fino a decretare come vincitore e nuovo campione Kurt Angle.

Ovviamente però l’ultima pagina è tutt’altro che scritta, e sin dalla successiva puntata di Impact Sting reclama la vittoria e la cintura, e perfino Cage avanza la pretesa di invalidare tutto, non essendoci stato un chiaro vincitore. Jim Cornette, chiamato a giudicare, decide di rendere vacante il titolo e metterlo in palio il 17 giugno a Slammiversary, con il classico appuntamento del King of the Mountain Match.

La storyline funge anche da copertura alla rottura del rapporto fra la TNA ed il consorzio NWA, le cui cinture non sono più dunque gestite all’interno della federazione di Orlando. Il campione coronato a Slammiversary, dunque, non è più l’NWA champion, bensì il primo TNA champion della storia. Stavolta discussioni non ce ne sono, poiché la vittoria di Kurt Angle è assolutamente inconfutabile, e gli vale il suo primo, o come abbiamo visto per certi versi secondo, regno di campione.

E’ un periodo d’oro nella carriera di Angle, che contemporaneamente conquista in giappone il titolo della IWGP, sconfiggendo Brock Lesnar.

Il regno da campione conduce Angle al passaggio tra le fila degli heel, ruolo assolutamente nelle corde dell’eroe olimpico.

A Victory Road (15 luglio) lotta insieme al campione della X Division Samoa Joe contro i campioni di coppia, ovvero il team 3D, in un match con tutte le cinture in palio: in pratica chiunque avesse messo a segno lo schienamento avrebbe conquistato il titolo detenuto dall’avversario schienato. La vittoria va al duo Angle/Joe, con quest’ultimo che mette a segno lo schienamento, conquistando dunque le cinture di coppia, da difendere con un partner a sua scelta. Appare evidente come la conviveza fra Angle e Joe sia assolutamente forzata e destinata a durare poco, anzi a non iniziare nemmeno, e dunque ad Hard Justice i due, che di fatto monopolizzano tutti i titoli della federazione, sono uno contro l’altro, con tutte le cinture in palio.

La rivalità questa volta è completamente incentrata su Karen Angle, moglie di Kurt intenzionata a rompere ogni rapporto con il marito, e pertanto alleata di Joe. Nel corso delle puntate di Impact emergono dunque i burrascosi rapporti fra marito e moglie, fino al match di Hard Justice (12 Agosto), quando Karen tradisce Joe e aiuta il marito a portare a casa la vittoria e diventare unico campione di tutti i titoli della federazione.

Angle dunque arriva a No Surrender (9 settembre) da campione dei pesi massimi, campione di coppia e campione della X division, ma sfortunatamente per lui è chiamato nella stessa serata a difendere tutti e tre i titoli. Per le cinture di coppie sceglie Sting come compagno di squadra, ma la coppia si sfalda prestissimo, quando Sting intima a Karen Angle di lasciare il bordoring indicandole il backstage, e la stessa Karen finge di interpretare il gesto dell’icon come uno schiaffone, cadendo a terra dolorante. Angle vede la scena, non si accorge della sceneggiata della moglie ed attacca Sting, consentendo ai loro avversari, il team Pacman (Adam “Pacman” Jone e Ron Killings) di conquistare le cinture.

Più avanti nella serata Kurt perde anche il titolo della X division, per mano di “Black Machismo” Jay Lethal. Fortunatamente per lui riesce però a difendere la corona più importante, ovvero il titolo dei pesi massimi, riuscendo a far cedere Abyss alla ankle lock, con il mostro che al termine dell’incontro verrà risucchiato sotto il ring dal suo nuovo rivale, Judas Mesiah.

Il suo regno però non è destinato a durare a lungo, poiché dall’alterco con Sting ne nasce la rivalità che porta i due a disputare il main event dello show più importante dell’anno, Bound for Glory (14 ottobre). Il match è davvero spettacolare e combattutissimo, e nonostante l’intervento di Kevin Nash, che cerca di aiutare Angle, la vittoria va a Sting, che dunque si laurea nuovo campione. Nemmeno il tempo di arrivare al pay per view successivo, tuttavia, e l’icon è costretto ad abdicare nuovamente a favore di Angle, ovviamente in modo assolutamente sporco. L’alleanza fra Nash ed Angle è molto salda, e per affrontarla lo stesso Sting decide di avvalersi di un partner a sorpresa per un match di coppia da disputare a Genesis (11 novembre), dove la cintura di Angle sarebbe andata all’autore dello schienamento decisivo.

Il partner misterioso si rivela essere Booker T, al suo esordio in TNA, ma ciò non basta ad evitare la vittoria del suo Angle/Nash, grazie al decisivo intervento di AJ Styles e Tomko, e si alleano con l’eroe olimpico formando la cosiddetta Angle coalition. Angle non solo si avvale del loro aiuto, ma arriva a colpire proprio il suo compagno Nash per impedirgli di mettere a segno lo schienamento decisivo, e dunque conservare per sé la cintura.

L’ex outsider ovviamente non la prende affatto bene, e dunque è proprio lui il nuovo rivale della Angle coalition, avvalendosi anche del suo storico ex compagno Scott Hall e di Samoa Joe. Il match viene ufficialmente sancito per Turning Point (2 dicembre), ma a causa di una presunta infezione alimentare Scott Hall non si presenta, costringendo a trovare velocemente un sostituto, che si rivelerà essere Eric Young. Il match, preceduto da un promo shoot al veleno di Samoa Joe contro Hall, Nash ed il management della federazione, è breve e disorganizzato, segno dell’evidente difficoltà venutasi a creare dall’assenza di Hall, e si conclude con la Muscle Buster di Joe su Tomko che vale lo schienamento decisivo
 
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